“Dove fuggi uomo, porti sempre dietro te stesso"

25.05.2019

"Forse se vivessi in un altro posto starei meglio", "Se cambiassi lavoro...", "Se lasciassi il mio compagno migliorerebbe la mia vita...", "Se avessi un'altra donna andrebbe tutto più liscio..."

In queste frasi che a volte mi vengono riportate dalle persone, durante le sessioni in studio, abitano delle antiche credenze: pensare che allontanarsi da luoghi, situazioni, persone, possa garantire la risoluzione dei problemi, il miglioramento della propria condizione interna. Queste convinzioni illusorie offuscano la visuale, non permettono di guardare la realtà per ciò che è. L'armonia personale che si può raggiungere, infatti, non dipende dall'esterno

Circa 20 secoli fa, Seneca insegnava a Lucilio nelle lettere morali: "Devi cambiare d'animo, non di cielo" e poi citando Socrate: "Perché ti stupisci se i lunghi viaggi non ti servono, dal momento che porti in giro te stesso? Tu fuggi con te stesso. Devi deporre il fardello che grava sul tuo animo, altrimenti prima o poi non ti piacerà alcun luogo".

Spesso si fugge solamente da se stessi ma i nostri irrisolti ci seguono ovunque andiamo finché non si porta a conclusione ciò che è intricato e radicato in noi, che genera proprio dalle nostre radici, a partire dalla storia con la nostra famiglia d'origine e da ciò che di questa non abbiamo ancora compreso e pacificato. Ad esempio una donna che vedeva una serie di difetti nel marito, ha poi compreso che quel giudice interno che le faceva puntare il dito contro il consorte, era lo stesso che le faceva giudicare i propri genitori e se stessa con altrettanta implacabilità; era un giudice interiore figlio del giudizio che i genitori le avevano tramandato e da cui si è potuta amorevolmente liberare, riuscendo così a vedere se stessa e il marito senza più questo filtro percettivo distorto.

Oppure accade che donne e uomini che stanno vivendo un secondo matrimonio mi dicano "Anche se questa persona è totalmente diversa dal mio partner precedente, vivo ancora le stesse problematiche". Se non comprendo in profondità che cosa è accaduto, che cosa ha creato le disfunzioni e le distanze e se, ancora prima, non comprendo come mai avevo scelto proprio quell'uomo/quella donna, quali aspetti femminili e maschili hanno contribuito alla manifestazione di quella dinamica di coppia... replicherò le stesse dinamiche anche nella successiva.

Oppure ci sono persone che hanno cambiato il posto di  lavoro non riuscendo comunque a mettere a tacere il loro disagio interno. Mentre altre, attraverso un percorso specifico di crescita personale, hanno capito e trasformato propri aspetti interiori e sono rimaste nello stesso luogo di lavoro, riuscendo a viverlo in modo differente rispetto al passato.


LA CASA E' SEMPRE UNA SOLA: ME STESSO.                                                            

PIÙ MI CONOSCO, RISOLVO ED EVOLVO, PIÙ RIESCO AD ABITARE IN ME. 

E COSì OGNI LUOGO, OGNI RELAZIONE, POTRÀ DIVENIRE OSPITALE. 


Dott. ssa Jessica Azzali, specialista in Facilitazione delle Relazioni intra famigliari, di coppia, Abilità parentali, Costellazioni familiari.

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